Verrix, chi è lo Re?
Ambientato poco prima dell’arrivo dell’impero romano nelle terre britanniche, Verrix catapulta i giocatori in una terra tumultuosa soggetta a frequenti scontri fra tribù. Un gioco che attinge a piene mani sia dalla storia, che dalla mitologia celtica, offrendo delle meccaniche di gioco coerenti con l’ambientazione. In Verrix, fino a cinque giocatori si sfideranno in una lotta per ottenere il maggior numero di punti vittoria, sfruttando le diverse abilità di ogni fazione.
I giocatori svilupperanno un’economia basata sul baratto, spesso forzando la mano negli scambi pur di ottenere quanto desiderato. Le tribù accresceranno le proprie conoscenze, viaggeranno per i territori, razziando villaggi e rapendo popolani di altre fazioni. Spesso combatteranno. Alleanze nasceranno e si dissolveranno in un battito d’ali, quelle di un corvo, Mórrígan, la divinità che controlla il fato dei guerrieri in battaglia. Il Volere Divino influenzerà ogni scontro portando con sé buoni o cattivi presagi, capaci di cambiare l’esito della sfida.
La nascita di Verrix
Seguo il progetto Verrix da diversi anni, fin da quando lo vidi a un tavolo di Play Modena nel 2018. Non lo sapevo allora, ma da quel giorno non avrei più smesso di seguirne gli sviluppi. Sono stato un backer della prima ora e ricordo ancora tutta l’amarezza per la chiusura anticipata della campagna kickstarter!
La paura di non poter giocare più a un gioco che mi aveva conquistato e che, secondo me, meritava di vedere la luce. Un titolo imperfetto, certo, con alcune cose che non quadravano e che da sempre avevano fatto storcere il naso a più di un giocatore. Inutile nascondersi, l’artwork della prima versione proprio non è mai piaciuto e il fatto che il gioco fosse per 3-5 giocatori aveva tagliato fuori una bella fetta di pubblico…
Imparare dai propri errori per rinascere
Questa è una storia di rinascita. Verrix ha toccato il fondo, costringendo gli autori a cancellare una campagna kickstarter che non stava dando buoni risultati. La storia di questo gioco sarebbe potuta interrompersi nell’aprile del 2018. Forse altri si sarebbero arresi, ma non Tommaso Roberto Ceglia, Riccardo Corti e Alfonso Bonfanti, che una volta raccolti i feedback e tornati a lavoro, hanno sfornato un nuovo gioco nato dalle ceneri del precedente, attuando pochi ma mirati cambiamenti capaci di migliorare l’esperienza al tavolo sia dal punto di vista tecnico che artistico. Creare una casa editrice, puntando il tutto per tutto sulla propria idea, è stato l’ultimo e necessario passo da fare per poter dare una chance a questo progetto.
Ecco quindi nascere la Dawn Town Games, che ringrazio per averci fornito la copia di valutazione che tengo fra le mani. Nonostante sia una copia demo questo prodotto è qualcosa di eccezionale, un prodotto praticamente già bello che finito. La dimostrazione che il duro lavoro paga. Verrix è realtà. Una bella realtà!
Scopriamo il gioco
Una partita a Verrix è suddivisa in 12 Turni Mese dove al termine del terzo, sesto, nono e dodicesimo turno verranno risolte le festività celtiche. Ogni festività dispenserà dei punti in cambio di determinate condizioni che i giocatori saranno chiamati ad assolvere nel corso della partita.
Ogni Turno Mese sarà suddiviso in tre fasi:
- Eventi
- Azioni
- Ripristino
Nella Fase Eventi ogni giocatore in possesso di tre risorse Volere Divino le scarterà, obbligatoriamente, e pescherà una carta evento. Le carte evento andranno risolte immediatamente oppure in un secondo momento a seconda del tipo di simbolo riportato sulla carta. Potranno essere eventi positivi o negativi e spesso indirizzeranno una strategia di gioco.
Nella Fase Azioni verranno svolte azioni in base alle proprie carte, a turno, fino a che tutti i giocatori non avranno passato.
Nella Fase Ripristino verranno spostate tutte le risorse nel villaggio, riprese in mano le carte utilizzate, migliorati eventualmente i propri personaggi e conteggiati i punti di fine mese.
Asimmetria e baratto
Dicevamo delle azioni.
In Verrix ogni giocatore eseguirà le azioni mediante l’utilizzo di un proprio mazzo di 9 carte Azione Base . Giocando una carta, pagandone il costo, si risolverà l’azione descritta. La carta giocata non potrà più essere riutilizzata per il resto del turno. Siamo davanti dunque a un gioco di Gestione Carte, con in più la possibilità di acquisirne di nuove mediante una specifica azione presente in ogni tribù. Far crescere il proprio mazzo, sbloccando le carte Azione Speciale, permetterà di ottenere delle azioni più performanti.
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In Verrix non esiste alcuna moneta. Per pagare il costo di ogni azione si dovranno impegnare i meeple a propria disposizione, piazzandoli sulla carta “Villaggio” o su quella “In Viaggio”. La scelta sarà dettata dal tipo di azione che si andrà a fare e sarà riportata in basso a sinistra della carta scelta. Mentre l’aver utilizzato meeple sulla propria Carta Villaggio ci permetterà di avere una piccola guarnigione a guardia dei nostri averi, il portare risorse sulla Carta In Viaggio ci permetterà di godere di una relativa tranquillità, perché non soggetti a razzie e commerci.
Interazione diretta
La scelta di barattare o meno non dipenderà mai da chi subirà l’azione, in quanto in Verrix si è obbligati a dover accettare lo scambio a prescindere. Ogni risorsa riporta un valore stampato e grazie a questo si potranno convertire i valori fra diversi oggetti. Non c’è nulla di più brutto che vedersi portare via un oggetto utile, in cambio di cianfrusaglia! C’è di peggio però: la Razzia. Presente in alcune fazioni fin dalle carte base, la razzia permetterà di portare via oggetti senza lasciare nulla in cambio! Per avere chance di riuscita dell’azione, il valore della forza impiegata da chi razzierà dovrà essere maggiore di quella di chi la subirà. Il difensore tuttavia potrà sperare nella fortuna, andando a pescare un Gettone Mórrígan dal sacchetto e aggiungendo il valore al proprio totale.
Per eseguire azioni dirette verso un avversario sarà necessario pagare alla riserva del cibo per ogni regione da attraversare per raggiungerlo. Sarà determinante in fase di setup la scelta di dove collocare il proprio Segnalino Villaggio sulla mappa.
Forza e Classe
In Verrix la forza di una tribù è formata dalla somma dei propri personaggi e dei propri popolani. I meeple piccoli, i Popolani, varranno sempre 1, mentre i Personaggi potranno avere valore maggiore, come riportato sulla carta di ciascun personaggio. Durante la partita i Personaggi potranno sbloccare abilità grazie all’abbinamento con determinati oggetti, che potranno essere allestiti sulle relative carte durante la Fase di Ripristino.
Anche i Personaggi, così come i Popolani, potranno essere utilizzati per svolgere azioni, ma nel loro caso bisognerà fare attenzione che l’attitudine richiesta per l’azione combaci con la Classe del Personaggio stesso. Un guerriero non potrà mai compiere azioni permesse a soli Popolani o Mistici, ad esempio. Questa limitazione obbligherà i giocatori a pianificare il turno di gioco con molta attenzione, per non rischiare di trovarsi a non poter eseguire le azioni volute.
La Battaglia
La Battaglia è una sorta di gioco nel gioco. Senza dilungarsi troppo (per questo c’è il regolamento), i giocatori potranno decidere di battagliare contro una fazione per guadagnare punti vittoria. Il giocatore che dichiarerà la Battaglia dovrà schierare un numero di Popolani e/o Personaggi di almeno 4 unità su di un’apposita plancia. Il difensore potrà decidere quanti uomini schierare a sua volta nella difesa, potendo contare anche sui meeple già presenti sulla Carta Villaggio. C’è un però, l’onore imporrà al giocatore in difesa di portare tutti gli abili alla lotta sul campo di battaglia, per non dover pagare un punto vittoria per ogni “disertore”. Considerando che i meeple una volta utilizzati in battaglia non potranno essere più utilizzati per il resto del turno, questa cosa diventa davvero una bella scocciatura!
Verranno giocate Carte Battaglia che determineranno la forza d’ingaggio e il tipo di milizia permessa per ognuno dei 3 scontri previsti per tutta la durata della battaglia. Anche qui, se nella Carta Battaglia sarà richiesto l’utilizzo di Popolani e Guerrieri, ad esempio, non potranno essere schierati Mistici. Seguendo la descrizione delle carte e calcolando la differenza di forza delle due o più tribù, si sposterà un segnalino conta punti su di un tracciato dedicato. Il Gettone Mórrígan aggiungerà sempre quel pizzico di incertezza al risultato di ogni scontro, favorendo le fazioni in difesa.
So cosa state pensando: “Aspetta, fai un passo indietro. Hai detto due o più tribù?” Proprio così, in Verrix ci si potrà alleare nelle battaglie. Attenzione però, non è detto che sarà sempre una buona cosa farlo! Per questo si potrà decidere se accettare o meno un aiuto da parte di una o più fazioni. Non c’è onore in una vittoria schiacciante, quindi più il segnapunti sul tracciato della battaglia si allontanerà dal centro, minore saranno i punti guadagnati per la vittoria.
Per concludere
Come per ogni gioco che si rispetti anche in Verrix non è tutto rose e fiori.
Dodici turni di gioco sono davvero tanti, una partita può durare un tempo decisamente importante. Sulla scatola c’è segnato mezz’ora a giocatore, ma io rivedrei leggermente al rialzo questa stima. Verrix ha bisogno del suo tempo per essere spiegato e giocato. Il regolamento è molto dettagliato, minuzioso, impreziosito da interessanti curiosità, ma è pur sempre un bel mattoncino di 28 pagine! La cosa buona è che non lascia adito ad alcun dubbio!
L’ho già detto e lo ripeto, la mia è una copia demo, che però è qualitativamente una spanna sopra a tanti giochi (anche famosi) che si vedono sugli scaffali dei negozi. La promessa della DTG è quella di mantenere e addirittura migliorare la componentistica, offrendo il massimo dell’esperienza possibile al tavolo.
L’artwork, da sempre nota dolente, questa volta appare finalmente a fuoco, merito delle illustrazioni di Thomas McLean che ha saputo cogliere l’anima del gioco. Davvero bello esteticamente e su questo non ho altro da aggiungere. Per quanto riguarda il flusso di gioco, Verrix può risultare lento nei primi turni, soprattutto se si è alla prima partita e si ha poca dimestichezza. Il consiglio che posso dare è quello di cercare fin da subito di migliorare il proprio mazzo, per poter aumentare le possibilità strategiche. Cercare di non piazzare il proprio villaggio a una distanza eccessiva dagli avversari o dal Portum Itium, l’unico altro posto in cui è possibile commerciare.
Sono un Fan Boy di Verrix, questo forse lo si è capito, ma credetemi, questo gioco ha davvero la carte in regola per diventare protagonista nelle vostre prossime serate di gioco. A novembre dovrebbero partire i preordini direttamente sul sito dell’editore, ma visti i tempi d’incertezza nella quale viviamo, il mio consiglio è quello di restare sintonizzati sulla loro Pagina Facebook per non correre il rischio di perderselo.
Adesso però tutti insieme ripetete: Sei tu lo Re!
Lo sai che ora puoi ascoltare i nostri articoli invece che leggerli?