Under Falling Skies, ti sblocco un ricordo!
Ci sono giochi che hanno il potere di emozionare, di rievocare ricordi e fare viaggiare indietro nel tempo. Under Falling Skies, per chi come il sottoscritto si trova inesorabilmente a galleggiare negli “anta”, rievoca le lunghe ore passate a maltrattare il joystick davanti all’Atari 2600. Astronavi aliene che minacciano la terra e tu, come unico baluardo, a difesa dell’imminente catastrofe… Quante parolacce!
Cos’è Under Falling Skies
Under Falling Skies è un gioco pensato per essere giocato esclusivamente da un solo giocatore, consigliato a partire dai dodici anni, è portato in Italia dalla Cranio Creations. Il giocatore dovrà gestire le proprie azioni mediante il posizionamento di alcuni dadi. In base al valore del dado tirato e alla zona di posizionamento si attiveranno delle azioni, nel disperato tentativo di contrastare l’inesorabile avanzata della Nave Madre e delle sue astronavi. Quando una delle astronavi raggiungerà la città, il giocatore subirà un danno e sposterà il segnalino sul tracciato dedicato. se verrà raggiunto il teschio sarà Game Over. Anche la Nave Madre, che scenderà ad ogni turno durante la propria fase, se raggiungerà il simbolo del teschio attiverà il termine della partita. Lo scopo del giocatore è quello di fare salire il proprio segnalino ricerca lungo l’apposito tracciato, fino all’ultimo step, prima che gli alieni distruggano la città.
Vediamo velocemente le fasi di gioco:
- Dadi;
- Stanze;
- Nave Madre.
Fase dei dadi
Nella fase dei dadi il giocatore dovrà lanciare tutti e 5 i dadi e posizionarli uno alla volta sulla casella di un’azione disponibile della base. I dadi dovranno essere piazzati uno per colonna e tutte le astronavi presenti sulla stessa dovranno scendere dello stesso valore. A seconda del simbolo su cui l’astronave avversaria si sarà eventualmente fermata si verificheranno delle azioni. Si potranno così avere degli spostamenti dell’astronave a destra o sinistra, delle situazioni favorevoli al giocatore per colpirla, oppure un avanzamento della nave madre. I due dadi bianchi, a differenza dei tre grigi, quando utilizzati obbligheranno il giocatore a dover rilanciare tutti i dadi non ancora usati.
Tutti i dadi andranno piazzati negli spazi liberi davanti all’escavatore ad eccezione di uno, a discrezione del giocatore, che potrà essere piazzato dopo. Questo dado permetterà nella fase successiva di fare avanzare l’escavatore e sbloccare nuove azioni più performanti, se il numero dei passi per raggiungerlo sarà minore o uguale al valore piazzato.
A eccezione dei cannoni antiaereo della prima fila nella base, che abbasseranno di 1 l’avanzata delle astronavi, tutte le altre azioni si risolveranno nella fase successiva.
Fase delle stanze
In questa fase si svolgeranno le azioni delle stanze utilizzate tramite i dadi. Non ci sarà un ordine da seguire, sarà a discrezione del giocatore, che semplicemente rimuoverà un dado dalla base svolgendo l’azione. Alcune stanze potranno richiedere la presenza di due o più dadi per poter eseguire l’azione. Oltre ai cannoni, di cui ho già accennato poco fa, si potranno utilizzare le stanze di ricerca, per fare avanzare il segnalino, pagando il costo corretto dei dadi. Le stanze energetiche permetteranno di guadagnare energia, aggiornando la track dedicata, perché sistematicamente si esaurirà eseguendo alcune azioni. Le stanze dei caccia permetteranno al giocatore di colpire tutte le astronavi avversarie che stazioneranno sul simbolo con l’esplosione e che avranno un valore minore o uguale a quello del dado. Le astronavi viola distrutte torneranno nella “pancia” della Nave Madre, mentre le astronavi bianche saranno distrutte e messe fuori dal campo di gioco.
Fase della Nave Madre
Ultima fase che conclude il turno di gioco si compone a sua volta di 3 step:
- Muovere la Nave Madre
- Risolvere l’azione raggiunta
- Sganciare le navi
La Nave Madre scenderà di una riga e nel caso fossero presenti delle astronavi queste torneranno al suo interno. Si risolverà l’azione sulla destra che potrà arretrare l’escavatore, fare scendere il livello di ricerca, piazzare delle astronavi bianche, colpire la base o distruggerla nel caso raggiunga il teschio. Come ultimo step si sganceranno le astronavi presenti nei punti di sgancio della Nave Madre.
Non basta, ne voglio di più!
Già! Una cosa che non ho detto è che Under Falling Skies è composto da plance modulari che permettono di variare il gioco in una grande quantità di combinazioni, utilizzando lati delle tessere cielo con diversi gradi di difficoltà. In più, potremo giocare a difendere diverse città, fronte retro, ognuna con un’abilità speciale che modificherà le regole della partita.
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L’aggiunta delle Stanze Robot, inizialmente non presenti nella configurazione standard della base, permetterà di utilizzare i dadi blu che avranno un diverso sistema di posizionamento. Non dovranno sottostare alla regola del “solo un dado per colonna” e non torneranno in mano alla fine del turno, ma resteranno in gioco (decrementando il proprio valore di uno) anche nei turni successivi.
No, non ci siamo capiti, ancora di più!
E allora aggiungiamoci che oltre a questo abbiamo la Modalità Campagna con 4 capitoli, che potrà tenere anche il giocatore più accanito incollato a questo gioco per davvero molto tempo! Se siete fanatici completisti e siete dei platinatori (quelli che sviscerano ogni minima parte di un gioco), qui avrete pane per i vostri denti. Senza entrare nel dettaglio, onde evitare spoiler, basterà seguire le istruzioni del regolamento per organizzare il gioco, usufruendo di un blocco presente nella scatola dove tenere traccia della campagna. La presenza di alcuni personaggi aggiungeranno carne al fuoco, permettendo così di giocare anche partite singole ancora più varie.
Space Invaders da tavolo
Lo avrete letto ormai ovunque e poi basta un solo sguardo per rendersene conto, Under Falling Skies ha più di una somiglianza con Space Invaders. Le astronavi che scendono verso il basso, in un sistema a scorrimento verticale che ricorda abbastanza le dinamiche del videogioco. Anche in questo, di gioco, le astronavi tendono a spostarsi a destra e a sinistra, oltre che a muoversi velocemente verso il basso. Là dove però negli anni 80 tutto era demandato alla destrezza del giocatore, come è giusto che fosse, in Under Falling Skies il giocatore sarà chiamato ad adottare non solo una strategia a breve termine, ma anche a lungo per portare a casa la vittoria.
Ci sono i dadi, la componente aleatoria quindi non mancherà, ma il bello del gioco, come spesso mi capita di ricordare per altri titoli, è proprio saper adattare la propria strategia al momento!
Non mi soffermo più di tanto sui materiali, ben realizzati e piacevoli da maneggiare, così come sulla qualità del comparto grafico. Artwork poco invasivo sulle plance, ridotto al minimo per non andare ad appesantire la vista durante il gioco, ma che si mostra in tutta la sua bellezza nella parte dedicata alla campagna.
In conclusione
Under Falling Skies raggiunge l’obiettivo a pieni voti, offrendo un sistema di gioco semplice e coinvolgente, sfruttando saggiamente un’ambientazione memorabile.
L’alta rigiocabilità è il maggior pregio di questo gioco. Grazie alle diverse configurazioni possibili si potrà avere una crescita nel livello di sfida, adattando di volta in volta il setup al giocatore. Questo, a mio avviso, è il vero punto di forza di Under Falling Skies, perché permette di mantenere vivo l’interesse del giocatore.
Si ringrazia Cranio Creations per averci fornito la copia di valutazione.
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Lo sai che ora puoi ascoltare i nostri articoli invece che leggerli?
Ciao Alessandro! Lo puntavo fin da quando la fustella emerita Gabriele, ne parlò molti mesi fa quando era lontano il rilascio del gioco. È un gran bel solitario e l’hai spiegato alla grande. Per quanto sia altamente rigiocabile, spero che si inventino altre cose in una prossima espansione, un po’ come gli schemi di space invaders che salendo di livello le astronavi cambiavano movimento, o potevi sparare con una raffica diversa.. insomma un gran bel titolo.
Grazie Riz per i complimenti, merce rara e sempre molto gradita! Sarò onesto, non amo i giochi solitari, ma questo sia per ambientazione che per dinamica di gioco mi ha conquistato. E poi non ce n’è, mi ha riportato indietro nel tempo a quel bambino di nove anni davanti a un vecchio tubo catodico Mivar, tutto intento a schiacciare pulsanti del joystick meno ergonomico del mondo! Grazie ancora 😘