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Una estate a colori Ep. 5: l’app

Mentre stavo combinando tutto quello che vi ho raccontato nei precedenti episodi non mi sono fermato nella ricerca e studio. Come prima cosa segnalo un gruppo Facebook dove potrete vedere gente, molto più brava di me logicamente, proporre le loro miniature dipinte. E’ un gruppo dove si possono condividere i propri lavori, fare domande e dare suggerimenti. Lo spirito che sembra aleggiare è bello e quindi sono felice di segnalarlo.

Gruppo Facebook pittura miniature

Inoltre mi sono messo alla ricerca di un app che mi potesse aiutare con la pittura. L’intenzione era quella di trovare qualcosa che mi supportasse nella gestione delle tinte. Una sorta di soccorso virtuale per verificare come ottenere una determinata tonalità o su cui provare le combinazioni di colori prima di sprecare litri di acrilico. Sugli store ho trovato finora 5/6 applicazioni, ma intendo parlare solo di 3 di queste perché per ora mi sono sembrate le più utili.

La prima è l’app ufficiale della Citadel

app citadel

Logicamente è interamente dedicata ai colori di questa marca, ma la segnalo perché ci sono anche spiegazioni, videotutorial, immagini, esempi che possono tornare sempre utili. La cosa interessante è che in una sezione dedicata si possono trovare le immagini con la resa dei colori. Un pò del tipo “se vuoi che l’armatura venga così usa questo e questo…”. Per un principiante credo che sia una cosa fantastica… peccato che per ora ho deciso di non utilizzare i colori Citadel. Ma me la tengo anche perché è gratis.

app Citadel interno

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bigo-riquadro

La seconda app che sto utilizzando è Colormixer

App colormixer

Questa applicazione ha pochissima pubblicità (si può rimuovere acquistando l’upgrade) e permette di salvare la propria libreria di acrilici, creare e salvare tonalità nuove, mixare o scomporre i colori. Interessante perché la scomposizione avviene tramite colori primari e con indicazione delle percentuali da utilizzare, permettendo così di capire cosa mescolare e in quale quantità. Inoltre permette di estrarre tonalità da immagini o foto estemporanee per poter riprodurre un colore che ci è particolarmente piaciuto.

Mi piace perché, oltre a essere sostanzialmente gratuita, tramite la libreria puoi vedere a colpo d’occhio tutti i colori in tuo possesso, mentre non mi piace per il fatto che non possegga in memoria i colori della Citadel o Army Painter. Inoltre vedere i colori nei cerchietti non aiuta molto a capire se quella è tonalità che ti serve.

App colormixer interno

La terza e ultima app è MiniaturePainter.

Miniature Painter App

Questa nella sostanza fa le stesse cose di quella precedente ma per poter usufruire del mixer bisogna pagare. Quello che mi piace è l’inventario dei colori, dove si vedono molto meglio che in Colormixer. Inoltre ha in memoria i colori della Citadel e della Army Painter (oltre altri come nell’altra app) che possono essere quindi raccolti tutti in un unica libreria. Infine il mixer dei colori utilizza gli acrilici che hai segnalato in tuo possesso. Quindi non i primari come nel caso dell’app precedente, ma direttamente partendo da quelli che hai in casa. Mi piace perché non ragiona in percentuali ma in gocce (così sai perfettamente quanto devi “spremere” dalle boccette).

MiniaturePainter interno

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Ci sono comunque una serie di cose che vorrei fossero state implementate. Ad esempio, a differenza di Colormixer, in MiniaturePainter non si possono mescolare i colori ma solo scomporre quelli che vorremmo creare. Inoltre non si possono mischiare colori di marche differenti (magari è una cosa che non si fa e non lo so io). Infine non esiste una libreria “a colpo d’occhio” come in Colormixer.

Tenete conto che sto utilizzando queste app da poco e magari ci sono queste funzioni ma io ancora non le ho scoperte. Vi racconto solo quello che ho provato, nulla di più.

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Coso

Educato sin da piccolo tramite le migliori scuole (Ken il guerriero, I Cavalieri dello Zodiaco e City Hunter), già da bambino adoravo i giochi da tavolo. Dopo un’adolescenza alla deriva dedicata ai videogiochi, soprattutto avventure grafiche, e alla salsa (passione per il ballo ancora non del tutto sopita), sono tornato ai Giochi da Tavolo appassionandomi subito ai cosiddetti GdM (giochi di Merda per chi non avesse compreso n.d.r.).

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