Tutankhamun: il re è morto, ci pensi tu al funerale?
Tutankhamun è il “nuovo” gioco di Reiner Knizia, rifacimento dell’omonimo titolo degli anni 90 dello stesso autore, di cui sono rimaste ambientazione e meccanica principale. Portato in Italia da Little Rocket Games in una nuova veste coloratissima e con materiali davvero degni di nota, questa nuova edizione principalmente si arricchisce di una nuova Plancia Oltretomba, nuove Tessere Artefatto e Tessere Divinità Egizie, ognuna con un potere diverso dall’altra.
Ma io sto Knizia mi pare di averlo già sentito…
…se per voi così non fosse non preoccupatevi, ma sappiate che lui è uno di quelli bravi e di cui vi abbiamo già parlato in passato.
L’autore è uno di quelli che si possono definire “Rockstar” del panorama ludico internazionale. Autori capaci di emergere dal mucchio, sviluppando giochi in grandi quantità e mai banali. L’eleganza prima di tutto, non nel vestire (anche se dopo aver visto l’outfit sfoggiato per Lama allo Spiel Des Jahres di qualche anno fa…), ma nel fare giochi. Ecco, l’eleganza nel regolamento, ovvero riuscire a dare una connotazione a un gioco, un senso logico, ponendo pochissime regole e ancora meno eccezioni (possibilmente nessuna), in modo tale che nell’insieme risulti chiaro ma non banale. Questo è il punto forte dell’autore.
Tutankhamun
Il grande re Tutankhamun è morto e i giocatori, nei panni di Gran Sacerdoti, sono chiamati a raccogliere quanti più artefatti possibile per abbellire la sua tomba. Insomma gli antenati della Taffo, ma senza tutta la parte da social media manager su cui vanno fortissimo…
In fase di setup verranno disposte casualmente tutte le tessere di gioco a formare un lungo serpentone: il fiume Nilo. I giocatori avranno a disposizione una barca del proprio colore, che inizialmente verrà posta nel punto più lontano rispetto all’accesso della tomba. Sì, il fiume arriva fino all’entrata della tomba.
Ehi, ma dov’è la tomba? Non c’è nei componenti!
Sorpresa! (che poi proprio una sorpresa non dovrebbe essere se avete visto le foto) La tomba altri non è che la scatola stessa. Al proprio interno andrà piazzato il sarcofago e tutti gli artefatti che man mano verranno scovati dai giocatori. Sul bordo della scatola si trova il tracciato dello Spirito della Tomba, con valori da 30 a 0. In base al numero di giocatori verranno posizionati i segnalini punteggio (Vasi Canopi) e lo scopo sarà quello di raggiungere lo zero del tracciato prima dei propri avversari, a rappresentare la purificazione della propria anima.
A fianco del Nilo bisognerà posizionare in un punto qualsiasi la Plancia Oltretomba con le 2 Statue del Guardiano, dove finiranno tutti gli artefatti che andranno persi. Fra un attimo vedremo come si gioca, ma prima…
…un accenno ai materiali
A dire il vero non c’è poi molto da dire a riguardo, ma è giusto esaltare i punti di forza di questo gioco e sicuramente, uno di questi, sta proprio nella qualità dei materiali e nella cura estetica. Già aprendo la scatola ci si rende conto di trovarsi davanti a un prodotto realizzato con cura. Fustelle di cartone spesso amorevolmente avvolto da una pellicola protettiva. Legno per barche e segnalini, che entrano precisamente sul bordo della scatola. Le 6 carte Riepilogo Divinità Egizie sono leggerine, indubbiamente, ma perfettamente funzionali all’utilizzo che se ne deve fare, non essendo soggette a sollecitazioni durante il gioco.
Per quanto riguarda l’artwork la scelta stilistica è sicuramente degna di nota, molto colore e tonalità accese, come si presume dovessero essere le tombe egizie in origine. Non aiuta durante la partita, ma regala un effetto scenografico degno di nota. Il famoso Effetto Wow, che invoglia chi non sta giocando a fermarsi a guardare di cosa si tratti quella meraviglia sul tavolo! Ultima cosa, il sarcofago, non serve a nulla ai fini del gioco, ma dà risalto alla tomba, così come le due statue del guardiano.
Parlavamo di eleganza
Puoi scegliere fra due mosse:
- Avanzare la barca verso qualsiasi tessera lungo il Nilo, prendendola e Lasciando l’imbarcazione nello spazio vuoto che si viene a creare.
- Arretrare la barca sulla prima tessera dietro la sua precedente posizione, prenderla e lasciare l’imbarcazione nello spazio vuoto appena creato.
In pratica, puoi andare avanti dove vuoi, senza badare di quanti spazi ti muovi, oppure tornare indietro, ma sempre e solo massimo di una tessera.
Ok, ma perché muoversi? Lo dicevo all’inizio, bisogna raccogliere gli artefatti per allestire una camera funeraria di tutto rispetto. Gli artefatti disseminati lungo il Nilo hanno un valore che corrisponde anche al numero di tessere presenti nel gioco. Raccogliere un artefatto nell’immediato non porterà alcun beneficio (salvo in un paio di casi che fra poco elencherò), ma nel momento in cui verranno raccolte tutte le tessere Artefatto di uno stesso tipo, si procederà al conteggio dei punti che verranno aggiornati immediatamente sul tracciato dello Spirito della Tomba. I giocatori in base alle maggioranze si spartiranno i punti e muoveranno i propri segnalini punteggio.
Non si può avere tutto…
Le ultime tessere dietro l’ultima barca man mano verranno perse, una alla volta, finendo nella Plancia Oltretomba e aumentando il rischio di stravolgere le maggioranze. Per ogni tessera rimossa bisognerà verificare la presenza di altre tessere con quel set in gioco e nel caso procedere al conteggio di quell’artefatto.
Nel gioco sono state aggiunte delle tessere Anello Scarabeo, che nonostante segnino un valore di 1, in realtà sono ben 10. Gli anelli a differenza delle altre Tessere Artefatto verranno calcolati immediatamente, facendo spostare il proprio Vaso Canopo di un passo. Una volta terminati tutti gli anelli si assegneranno 5 punti per la maggioranza. Ci sono poi le Tessere Divinità Egizie con poteri speciali da risolvere immediatamente, che aggiungeranno quel pizzico di strategia in più alla partita.
In conclusione
Il gioco gira alla perfezione, manco a dirlo, e pure in due giocatori ha il suo fascino. Ci sono poche variazioni al regolamento per poter essere sfruttato in questa configurazione, ma come è lecito pensare il gioco rende il meglio di sé in più partecipanti. Una partita può durare dai 15 ai 30 minuti, quasi delle volte ci si mette di più a fare il setup, con tutte quelle tessere!
Knizia anche in questo gioco mostra cosa vuol dire essere un Autore con la A maiuscola, rendendo attuale un vecchio gioco, aggiungendo lo stretto necessario, senza perdere di vista il proprio obiettivo: semplice da comprendere ma appagante da giocare. Tutankhamun è un gioco che si spiega in tre minuti e si gioca senza che vi sia alcun tentennamento. Giusto uno sguardo alla carta riepilogo per i poteri delle Divinità… Non è un gioco che consiglierei a giocatori esperti, troppo light per chi ha dimestichezza con i gestionali, ma lo trovo perfetto per introdurre nuovi giocatori. Veloce, semplice ma non banale, bello da vedere apparecchiato sul tavolo.
Si ringrazia Little Rocket Games per averci fornito la copia di valutazione. Anche questo gioco verrà donato da Fustella Rotante a un’associazione ludica.
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