Scourge of the Seas. Ovvero: Bucanieri, Bucanoggi
Non ho mai amato particolarmente il Carnevale. I motivi sono vari, a partire per esempio dall’enorme quantità di germi e batteri veicolati dai coriandoli, ma ritengo che il principale “colpevole” di questo mio disamore nei confronti della festa del rovesciamento sia mio biscugino. Lui ha un anno meno di me e quando da piccoli ci incontravamo mascherati, finiva sempre che lui mi menava e io mi prendevo la colpa: un incubo. Anche e soprattutto perché lui si vestiva da principe orientale, io da pirata, quindi in teoria sarei dovuto essere io quello “prepotente”. Evidentemente non sono bravo neanche a fare il bucaniere. Spero di potermi rifare giocando a Scourge of the Seas.
Scourge of the Seas: le origini
Scourge of the Seas è il gioco realizzato da Marco Rotunno, Francesco Gozzo e Luca Arnaboldi che assemblati insieme stile Voltron compongono il Valknut Studio. SotS è il loro primo progetto su Kickstarter e si pone subito l’ambizioso obiettivo di fare un gioco sui pirati. Dico ambizioso perché, siamo sinceri, a chi non piacciono i pirati? Abbiamo viste decine di campagne su boardgame con ambientazione corsara, ma questo di Valknut Studio mostra subito qualcosa in più. E non sto parlando solo del fatto che ci stanno simpatici i progetti italiani.
Giochiamo ai pirati: le meccaniche
SotS è un card game per 2-6 giocatori dove saremo chiamati a impersonare uno dei leggendari capitani che hanno fatto la storia della pirateria (uno su tutti, il mitico Edward Teach, Barbanera). Dopo aver scelto il nostro vascello e pescato i primi due bucanieri che andranno a comporre il nostro equipaggio, potremmo scegliere se salpare alla ricerca di navi da depredare e di fortini da saccheggiare oppure se portare avanti i nostri loschi traffici rimanendo a terra. Bazzicando in taverne e bettole piene di tagliagole, potremo reclutare altri membri della nostra ciurma per poi partire in esplorazione. Scegliendo accuratamente le nostre mosse, guadagneremo tesori e punti fama, quelli che poi alla fine ci faranno diventare il Re dei Pirati.
La Battaglia per i 7 Mari
Un altro elemento interessante è dato dalle battaglie navali: un accurato ma semplice sistema di skirmish ci permetterà di sfidare i nostri avversari in alto mare a colpi di cannoni e manovre astute. I capitani e alcuni pirati hanno infatti dei punteggi di manovra che ci aiuteranno a risolvere in nostro favore queste situazioni bellicose, permettendoci di uscire vittoriosi. Questo ci farà guadagnare altri punti fama, oltre al fatto che limiterà le azioni degli altri capitani rendendoli esausti, stile Magic: The Gathering per intendersi, rallentando le giocate avversarie. È possibile anche evitare gli scontri navali. All’inizio della partita ci verrà consegnato un doblone che potrà essere giocato nascosto nel momento in cui si dovrebbe ingaggiare battaglia. Se riteniamo che il nostro avversario sia troppo forte per noi, forse conviene sopravvivere oggi per combattere al meglio domani. Alla fine siamo corsari, mica cavalieri!
Scourge of the Seas e le vele nere
Come forse avrete intuito, il gioco piace al sottoscritto, anche perché emana un forte aroma di pirateria. Non so quanti film, telefilm, libri, fumetti, giochi da tavolo sui bucanieri vi siete fagocitati nella vostra vita, ma personalmente ritengo che la quantità giusta sia “mai abbastanza”. La lore di Scourge of the Seas raccoglie a piene mani da tutto quello che di bello è stato fatto nei decenni e in particolare mi ritrovo ad associarlo quasi spontaneamente a quel gioiello delle Indie Occidentali che è “Black Sails”. Una serie tv magnifica che narra le vicende antecedenti a “L’isola del tesoro” di Stevenson. Se non l’avete vista, guardatela. Tra una puntata e l’altra ovviamente giocate a SotS.
La campagna Kickstarter
La campagna ha ancora diversi giorni davanti, ma non dovete indugiare oltre.
Cliccando sul pulsante qui in alto potrete dare il vostro contributo e portarvi a casa il bel gioco di Valknut Studio e, cosa non di minor conto, utilizzando questo referral farete arrivare anche un piccolo sostegno a Fustella Rotante. Per quanto concimati dalla dubbia morale, persino i peggiori pirati dei Caraibi non sarebbero insensibili a questo appello!
Detto questo, chiamo il mio bis-cugino e gli chiedo se vuole giocare a Scourge of the Seas.