Z-cronache

Possible Worlds. Ovvero: Caro amico ti…

Timbro letto per voi

Quanti di noi hanno avuto almeno una volta un amico di penna?

Io ne avevo uno, circa 20 anni fa, un amico del mare che abitava a Milano. Mi ha scritto spesso, in media una volta ogni due mesi per quasi due anni. Gli ho risposto una volta. Certo, ci vedevamo ogni estate sulla spiaggia di Follonica e per un mese intero giocavamo a biglie praticamente tutti i giorni. Però restava il fatto che quando mi scriveva io non rispondevo. Non era perché avessi qualcosa contro di lui, e neanche perché non mi piacesse scrivere; semplicemente non avevo voglia. Devo ammettere comunque che ricevere le sue lettere dava una bella sensazione: sapere che con una precisa cadenza qualcuno inforcava la penna e mi raccontava di sé era davvero confortante. Soprattutto perché creava un legame, una routine in grado di rassicurare, di stabilire dei punti fermi. Chissà se il creatore the possible worlds aveva questo in mente quando ha ideato il suo progetto.

Possible Boxes

Possible Worlds è un box che racchiude sei piccoli giochi di ruolo sviluppati da Tyler Crumrine. Al centro di ciascuno di questi rpg c’è l’idea della relazione, intesa in tutte le sue forme: si passa da un simulatore di incontri romantici al rapporto tra un pilota e il suo mech, fino ad arrivare al racconto epistolare di come i nostri personaggi gestiscono una fattoria. Spunti diversi, mondi distanti, ma un unico filo conduttore che unisce i giocatori e punta a rafforzarne il legame. Prendendo per esempio il gioco Scene Thieves, i personaggi dovranno coordinarsi per realizzare un furto mentre alcuni di loro insceneranno una performance con il solo scopo di creare un diversivo: la difficoltà, e quindi la bellezza di questo mini gioco di ruolo, sta proprio nel creare equilibrio e armonizzare movimenti e decisioni. a mio avviso però le caratteristiche che rendono la campagna di PW interessante sono altre.

I 6 titoli di PW
I 6 titoli di PW

Possible Worlds per tutti

Tyler Crumrine sostiene che quando inizia a lavorare su un progetto non pensa mai a fare un gioco per i giocatori, ma bensì per i contadini. Apparentemente questa frase può sembrare controversa, tutto però si spiega con il fatto che il fratello di Crumrine è effettivamente un agricoltore: a quanto pare, benché sia affascinato dagli rpg, non ha mai tempo per studiarsi i vari manuali. Questo ha spinto Tyler a iniziare a sviluppare giochi che richiedessero pochissima preparazione lasciando così spazio all’interpretazione e al divertimento. Può sembrare che tale soluzione tolga profondità all’idea stessa di gioco di ruolo, ma in realtà questa è la vera e propria forza di progetti come Possible Worlds. Liberando i partecipanti da tutte quelle sovrastrutture tipiche dei regolamenti dei classici giochi di ruolo, si scoprono nuove strade, nuovi modi di interpretare il proprio personaggio, costruendo così infinite possibilità esperienziali.

Piccoli manuali, grandi Possible Worlds
Piccoli manuali, grandi Possible Worlds

Possible Letters

L’altro elemento interessante di questo progetto è la modalità con cui ci verrà recapitato. I sei giochi verranno inviati ai sostenitori con una cadenza mensile, sia per quanto riguarda la versione digitale sia per la versione fisica. per sei mesi, ogni mese, riceveremo nella nostra casella di posta (virtuale o reale) uno dei sei piccoli manuali esattamente come fossero le lettere di un nostro amico di penna. Un’idea semplice, ma non per questo meno di impatto: l’attesa stessa sarà parte dell’esperienza di PW.

Tanti artwork diversi in Possible Worlds
Tanti artwork diversi
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Possible Worlds, la campagna

La campagna non ha ancora raggiunto il proprio obiettivo nel momento in cui sto scrivendo, ma mancano ancora circa tre settimane. Qui potete trovare il link alla pagina.

Personalmente credo che proverò a dare il mio contributo, e prometto solennemente che a ogni lettera di Tyler risponderò con entusiasmo.

Forse…

 

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Nicola Patti

Suo nonno e i suoi amici si mettevano davanti casa per giocare a briscola fino a notte. Lui voleva giocare con loro. E così è iniziato il suo amore per i card games. E poi giochi da tavolo, giochi di ruolo, giochi di ruolo dal vivo, videogames. Se solo non fosse uno dei peggiori strateghi e tattici sulla faccia della terra, se solo avesse voglia di leggere i regolamenti, se solo non fosse sfigato con i dadi sarebbe un ottimo giocatore. Da sempre sostiene che morire giocando è il secondo miglior modo per morire.

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