Little Katy’s Tea Party. Ovvero: Oh, oh…
Non so se quelli di Grumpy Bear Stuff avessero in testa i Pooh quando hanno pensato a “Little Katy’s Tea Party”, ma molto probabilmente no. Soltanto un vecchio dentro come il sottoscritto, cresciuto a pane e Paolo Limiti, può vedere certi parallelismi. Però ecco, se ripenso alle parole della canzone e alle atmosfere evocate dal gioco, mi cullo nella beata illusione che un po’ della Piccola Katy di poohesca memoria si nasconda tra le pagine di questo bellissimo progetto.
Little Katy stanotte hai deciso…
La campagna di LKTP è partita lunedì 22 e l’obiettivo è stato raggiunto in poche ore. Abbiamo ospitato Alexandra Zanasi nella puntata di “Un Kickstarter per 2” di martedì 23 febbraio. Alexandra ci ha parlato di come il progetto fosse nato principalmente per mettere in contatto la realtà italiana del gioco di ruolo indie con quella estera. Le molte collaborazioni con autori stranieri di altissimo profilo danno uno spessore ulteriore a un gioco la cui meccanica unica scava nell’intimo di noi giocatori, permettendoci di innescare ed esplorare dinamiche interpersonali profonde e intime. Tutto questo accade mentre si degusta del buon tè.
Little Katy stanotte hai bruciato…
Ogni scenario di “Little Katy’s Tea Party” ci immerge in una realtà diversa, dove ogni volta un giocatore interpreterà un amico immaginario di infanzia di Katy. Un’Oscurità rappresenterà un disagio affrontato dalla bambina, e l’Amico dovrà rivivere l’esperienza per comprendere se è stato realmente d’aiuto per la sua “padroncina”. Una Katy silenziosa esprimerà la sua sensazione di protezione soltanto sorseggiando il tè. Nessuna esperienza però passa senza lasciare segni: sarà la bambina a dover portare il fardello del trauma oppure l’Amico subirà le conseguenze delle sue scelte durante la sua ordalia?
Little Katy la porta è socchiusa…
“Little Katy’s Tea Party”, di Edoardo Cremaschi (NuclearManatee), rientra nell’evento annuale di Zine Quest e potete trovare la pagina della campagna a questo link. Per quanto mi riguarda, il mio contributo (anzi il nostro contributo) lo abbiamo già dato. Ora scusate ma vado ad ascoltarmi “Piccola Katy”…
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