Oggi entriamo nelle atmosfere oniriche di Itras by: un gioco di ruolo surreale scritto dai norvegesi Ole Peter Giæver e Martin Bull Gudmundsen edito in Italia da Dreamlord Games e Nessun Dove.
Grazie a questo piccolo manuale entrerete nella città di Itra per conoscerne gli abitanti, i luoghi misteriosi e la sottile follia.
Benvenuti nella città di Itra
(pronunciato Itras bi, in norvegese e nella lingua del luogo significa “Città di Itra”)
Immaginate gli anni ’20 (dello scorso secolo, ovviamente, quanto fa male doverlo scrivere…) in una non meglio specificata città dell’Europa Occidentale. Aggiungete il rumore del tram, il viavai delle prime automobili, uomini con la bombetta, donne indaffarate e Scimpanzé parlanti e vi sarete avvicinati di un passo alla nostra città. Fatene un altro e potreste trovarvi preda di un branco di leoni randagi… e non vi invidierei se foste costretti a chiedere aiuto a un gruppetto di Futuristi che passano di lì. Tipi strani quelli, ma mai come gli Sberceffi, con quelle loro smorfie eternamente dipinte sulla faccia, povere anime.
Itras By può essere disorientante, se non siete pratici coi concetti di Surrealismo, Realismo Onirico e Velocità. L’architettura della città, infatti segue le proprie regole. La punta del campanile della Chiesa (sul Colle che ne prende il nome) è sempre conficcato nella Luna. L’Università di Itras By insegna che NULLA È SCRITTO NELLA PIETRA e nell’Oneiroteca potrete trovare e prendere in prestito sogni. In Via del Venerdì si vive un infinito giorno in cui essere stanchi ma felici che la settimana sia finita e qualcuno chiama la Corte Sconta “l’hotel dei destini incrociati“.
L’ambientazione
La città di Itra è nient’altro che il sogno della scomparsa Itra, Dea della città. Ad oggi nella Torre della Luna si è insediata Nindra, la madre di ogni tela, una volta fedele servitrice e ora creatura dai mille occhi, che siede su un trono al buio là dove brillava la Luce Sognante, la prima creazione di Idra. Il sogno di Idra si sta deteriorando. La città sta affogando nella sua stessa follia, nella routine inquietante che pervade i suoi abitanti. E allo stesso tempo la fretta, il desiderio, la quotidianità dei personaggi danno vita alla città, una vita forse diversa da quella he la sua creatrice aveva pensato…
È nei bassifondi di Itras By che si coglie questo disagio suppurante: dove si comprano stomaci di balene sperando di fare fortuna col loro contenuto segreto, dove le case sviluppano dei Tumori strutturali che ne cambiano l’architettura, e vicino ai Margini, un limbo sospeso in cui la speranza di chi parte si mescola ai sogni infranti. Nella città di Itra comincerete a inseguire un sogno, ma non sorridete, ancora: aspettate di vedere dove vi condurrà.
Il gioco
“Questo non è un gioco di ruolo, come la pipa di Magritte n’est pas une pipe.”
Oscar Biffi, Nessun Dove
Itras By è un gioco di ruolo surreale. Questa parte è fondamentale, se non lo aveste ancora afferrato. Fa parte della corrente scandinava, una delle molte wave del Gioco di Ruolo contemporaneo. E se vi sembra di sentire un’eco artistica, avete ragione: i Gdr contemporanei sono piccole opere d’arte, che evocano atmosfere più che decidere coi dadi se i protagonisti verranno ammazzati dal drago. In Itras By si gioca con un mazzo di carte apposite (che potete anche stampare comodamente da qui), che si dividono in Carte Risoluzione (gialle) e Carte Imprevisto (arancioni).
All’inizio della partita tutti i giocatori creano i loro Protagonisti, tranne il Narratore, che avrà il compito di dare una forma alla storia intorno a loro. Poche caratteristiche bastano per creare la personalità, i desideri, la provenienza e i legami del Protagonista con la storia. Ogni giocatore, infatti, si troverà a creare un piccolo pezzetto di mondo, che poi il Narratore userà per rendere viva la sua avventura. Le Qualità Drammatiche, le Curiose Coincidenze e l’Idea del Protagonista sono le caratteristiche che diranno al Narratore cosa c’era nelle intenzioni del giocatore, e lo aiuteranno a catapultare il Protagonista nel suo ruolo, appunto.
Le Carte Risoluzione rispondono alla domanda “Ce la farà il Protagonista a…?“, e svolgono la stessa funzione che hanno i dadi nei giochi di stampo Narrativista: assegnare l’autorità narrativa, ovvero specificare chi deciderà come va a finire la scena. Le Carte Imprevisto, invece, sono quelle che renderanno la storia davvero Surreale, aggiungendo alla scena elementi apparentemente casuali a cui il giocatore che le pesca dovrà dare un senso.
Gli autori
Ole Peter Giæver e Martin Bull Gudmundsen hanno cominciato a scrivere Itras By nel 2001, per pubblicarlo infine nel 2008. Entrambi facevano parte di una Community nata intorno al sito Norwegian Style, una vera e propria officina del Gioco di Ruolo da cui sono usciti diversi esperimenti della scuola Scandinava.
La curiosità è che Dreamlord Games, insieme a NessunDove, stanno attingendo a piene mani da quel piccolo tesoro. Qualche tempo fa avevano infatti portato in Italia Archipelago, scritto da Matthijs Holter, colui che per primo ha avuto l’idea di Norwegian Style. Insomma, qui parliamo di una Community piena di autori che esplorano il concetto di Gioco di Ruolo nella sua forma più vicina alla creazione di storie e all’improvvisazione teatrale… vi ricorda qualcosa?
Una Guida per nuovi giocatori
Quello che forse mi ha colpito di più nel manuale di Itras By è stata la continua offerta di spunti per i giocatori e una vera e propria guida a come si gioca scritta sui bordi delle pagine. Vero, molti manuali ce l’hanno, ma pochi consigliano di strappare pagine, cancellare paragrafi e riscrivere pezzi del manuale stesso. Non che qualcuno sano di mente lo farebbe davvero, voglio dire… forse è il pensiero più surreale del gioco.
Al netto della sua follia, Itras By è davvero un gioco in cui ognuno troverà i suoi spunti. Si può giocare ovunque e con chiunque, senza necessità di lanciare dadi e annotare punteggi sulla scheda. I lettori italiani apprezzeranno i rimandi alla nostra arte, tra Italo Calvino, Filippo Tommaso Marinetti e tanti altri grandi della nostra letteratura nascosti tra le pagine. Insomma, se volete provare qualcosa di inaspettato, fatevi un giro nella città di Itra: vi sfido a non rimanerne incantati.
Ah, e mi fa piacere menzionare il fatto che questo articolo è stato particolarmente ostico da scrivere: l’incantevole adattamento del team di NessunDove rende davvero difficile descrivere il gioco senza usare le loro stesse parole (o quelle degli autori, insomma). Bravi.