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City of Mist: Guida del Giocatore – Nuova Edizione

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Quale leggenda vive dentro di te?

Benvenuti nella città dove le leggende prendono vita

City of Mist: Guida del Giocatore è la nuovissima incarnazione del manuale del 2018 edito da Son of Oak Game Studio e ideato da Amìt Moshe. In Italia il manuale è stato tradotto e pubblicato dal team di Isola Illyon Edizioni, il quale aveva già curato la prima edizione del manuale. Questa nuova edizione di City of Mist viaggia su un doppio binario: il materiale originale è stato rivisto e ripartito in due manuali separati (La Guida del Giocatore e La Guida del Maestro Cerimoniere), favorendone la consultazione rispetto all’ edizione originaria.

Una foto della Guida del Giocatore

Per questo anche la nostra recensione oggi si comporrà di due parti, all’interno delle quali andremo a dare una occhiata a tutto ciò che la Città delle Nebbie ci riserva! In questa prima parte andremo a scoprire i misteri dei Prescelti, chi sono e cosa li rende davvero così unici, mentre nella seconda parte esploreremo insieme le verità che si cela oltre la Nebbia, la misteriosa forza che si preoccupa di mantenere la quiete e l’equilibrio all’interno della Città.

Logos, Mythos e la storia di mille vite straordinarie che abitano le strade di City of Mist

City of Mist: scontro tra Mythos
Chiunque, nella Città, può essere un Prescelto
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“Metti giù il telefono per la trentesima volta in questa giornata: la signora che hai ascoltato per 40 minuti buoni non ha voluto alla fine comprare niente dal tuo catalogo. Ormai da mesi la situazione è così: la situazione in azienda non è delle più rosee e il tuo datore di lavoro, invece di correre ai ripari per provare a modificare le strategie di Marketing o i prodotti del misero catalogo di prodotti per le pulizie che ti ostini a vendere a casalinghe annoiate, ha deciso invece di investire in maniera distratta grosse somme di capitale (probabilmente i tuoi prossimi stipendi, che non vedrai mai, per inciso) in pubblicità poco chiare. Si parla di promozioni che non esistono, e spesso perdi metà della tua giornata a cercare di convincere persone alla ricerca di offerte a comprare prodotti ancora più infimi della media. Ma questo lavoro non è solo questo: hai imparato ad ascoltare le storie di queste persone e qualche volta, con le giuste parole, riesci a strappare qualche affare. “

Immaginate che la storia che vi ho appena raccontato sia l’incipit di ogni Personaggio che vive la sua vita nella Città: una esistenza abitudinaria fatta di mille piccole certezze che, nel bene o nel male, rassicurano l’esistenza di tante piccole persone che, certe dalla loro quotidianità “dormono”, ignare di quello che succede davvero davanti ai loro occhi.

“Sono giorni che ti chiedi cosa sia successo l’altra sera: una notte di sogni inquieti ti ha tormentato e ti ha fatto dormire a malapena. Protagonista del tuo incubo è stata una massa informe di ratti che sembrava dipendere da te: ovunque andassi ti seguiva senza distrarsi mai da te. Nei loro piccoli occhi potevi scorgere la cieca venerazione nei tuoi confronti, come se fossero ipnotizzati da qualche aspetto della tua persona. Ti sei poi svegliato in preda all’angoscia e, realizzando che la corte dei topi che ti seguiva senza sosta non era altro che un sogno, hai provato sollievo a ritrovarti nel tuo piccolo appartamento. Nel recarti in bagno per farti una doccia rinfrescante la tua attenzione è caduta sul ripostiglio: illuminato casualmente da un singolo raggio di luce vedi un esile flauto di legno. Non ti ricordi esattamente la sua provenienza, ma adesso qualcosa dentro di te ti spinge ad andarlo ad osservare meglio. Lo stringi tra le tue mani e, per un istante, un profondo brivido scuote la tua colonna vertebrale. Non ci giureresti, ma nello stesso istante sei convinto di aver sentito i passi veloci di un topo scattare nell’intercapedine tra le pareti del tuo ripostiglio.”

City of Mist: la piazza del Centro
Un giorno, non sai come, ma tutto cambia. Diventi un Prescelto.

Poi accade qualcosa di strano: che sia un evento traumatico, una serie di sogni febbrili o semplicemente una presa di coscienza e realizzi che dentro di te, assieme a te, convive un qualcosa di nuovo. Qualcosa che a tua insaputa è sempre stata con te. Il tuo Personaggio smette di essere un abitante qualsiasi della Città e diventa un Prescelto: un individuo dilaniato da un conflitto tra la sua parte mondana, il suo Logos, e il suo Mythos, ovvero la leggenda che lo ha scelto per manifestarsi nel mondo reale e che gli ha donato poteri straordinari.
Questa è la potentissima premessa su cui si basa City of Mist e che ne è anche a mio parere il suo cuore pulsante: il gioco si presenta come un gioco di ruolo Urban dai toni investigativi e dal taglio della narrazione molto cinematografico (con meccaniche di gioco dedicate) che ha come fulcro delle sue sessioni la scoperta dei personaggi stessi.

Questa è la mia storia

City of Mist: il mythos della kitsune

I giocatori interpretano i Prescelti, ovvero dei normali essere umani che a un tratto si vedono pervasi da una entità definita Mythos. Una sorta di manifestazione delle più grandi storie che sono mai esistite dall’alba dei tempi: dei, eroi, mostri e persino concetti astratti possono essere Mythos e vivere attraverso i Prescelti, garantendogli capacità straordinarie collegate alle loro caratteristiche. E così la Città improvvisamente si anima di mille storie diverse: l’operatore di Call Center che grazie al suo Mythos del Pifferaio Magico diventa un asso delle vendite. La vecchietta dell’alimentari all’angolo della strada che nella notte ulula alla luna con tutta la ferocia del Lupo Mannaro.

L'attesa dei Mythos


Ogni Prescelto inizia un cammino personale in cui deve scegliere continuamente se permettere al suo Mythos di esprimersi liberamente fino a cancellare quello che si era in precedenza o se aggrapparsi alla sua vita prima del risveglio e mettere a tacere per sempre la sua parte “straordinaria” e tornare a essere un “Dormiente”, ovvero i cittadini che non riescono nemmeno ad accorgersi dei conflitti extra-ordinari che accadono attorno a loro poiché tutto ciò che è fantastico, ogni manifestazione di poteri eccezionali, sparisce agli occhi delle persone normali a causa della Nebbia, una potenza mistificatrice che impedisce ai comuni cittadini di intravedere la verità dei Mythos.

La Città delle Nebbie e i suoi Misteri

Le vicende dei Prescelti avvengono all’interno della Città: il suo nome, la sua forma e la sua conformazione sono vaghi poiché è compito dei giocatori, durante la prima sessione e poi tramite dettagli aggiuntivi a ogni sessione successiva quello di disegnare la propria Città personale, in modo da renderla unica e condivisa tra tutti quanti: che sia una metropoli futuristica o un borgo dalle tinte medievali sottostante a un castello i cui cancelli non sono mai stati aperti da nessuno, l’importante è che la Città sia il frutto della creazione condivisa dei giocatori e del Maestro Cerimoniere, colui che condurrà il gioco.
All’interno di questo scenario i Prescelti giocanti formano un Gruppo, la cui natura qui è sempre demandata alla creatività dei giocatori. Durante la prima sessione i giocatori inventano tramite meccaniche apposite la natura del proprio Gruppo che può variare dai classici investigatori a soluzioni più particolari come gli agenti assicurativi o, come è successo durante una mia partita, ai netturbini di quartiere.

Le tinte noir della Città

Impianto Registico

City of Mist segue ormai il celeberrimo filone dei giochi PBTA di cui abbiamo già parlato in altre recensioni, ovvero i giochi ispirati al celeberrimo gioco di Vincent Baker Il Mondo dell’Apocalisse II, e allo stesso tempo mutua alcuni elementi da Fate Sistema Base: il gioco vuole abbandonare il più possibile l’aspetto numerico che caratterizza tantissimi giochi di ruolo e vuole focalizzarsi il più possibile sulla narrazione. La scheda dei Personaggi si compone di quattro Temi, ovvero da quattro aspetti della vita del Prescelto che ne costituiscono anche la descrizione delle sue peculiarità. Al momento della creazione un giocatore decide quanti di questi quattro temi siano Temi Logos, ovvero rappresentanti della sua vita quotidiana, o Temi Mythos, che invece andranno a descrivere le sue capacità straordinarie, rispettando la regola di avere almeno un tema di entrambe le tipologie.

City of Mist, anche i Corvi nascondo segreti nella Città

Le domande giuste al momento giusto

Per ogni Tema così deciso si va a compilare un relativo questionario, il quale serve a delineare quali sono gli Attributi di Forza o di Debolezza di ogni Tema, ovvero gli aspetti che caratterizzano in positivo o in negativo le peculiarità del prescelto. Per ogni categoria di Tema (Logos o Mythos) vi sono 7 questionari tra cui poter scegliere, e ognuno di esso rappresenta una diversa sfaccettatura del personaggio: per fare alcuni esempi, si potrà scegliere per il nostro Prescelto il Tema Mythos Reliquia se vorremo dotarlo di oggetti con capacità fuori dal comune o del Tema Logos Routine per spiegare come l’esperienza abitudinaria nel Call Center lo abbiano dotato di capacità empatiche e di ascolto superiori alla media.
Ogni Questionario ci chiedere di rispondere a delle domande specifiche con una breve frase di massimo tre parole, andando a creare così un Attributo: il nostro Prescelto saprà “ascoltare gli altri” o possedere un “Flauto Magico” e così via. Gli attributi così creati saranno di due tipi, come accennato in precedenza: Gli Attributi di Forza contribuiranno a dare forza alle nostre azioni e a garantirci il successo, mentre quelli di debolezza rappresentano difetti collegati ai nostri temi, che potrebbero ostacolarci ma allo stesso tempo darci modo di migliorare i nostri Temi.

city-of-mist gli investigatori sul caso

Batti la pista finche è calda!

Gli Attributi entreranno in gioco nel momento in cui i nostri personaggi agiranno: ogni volta che una azione avrà un esito incerto si attiverà una Mossa all’interno della narrazione e il giocatore dovrà descrivere come il suo personaggio intende agire e successivamente lanciare 2d6 e sommare al risultato tutti gli attributi di Forza che ha coinvolto all’interno della narrazione e sottrarre quegli attributi di debolezza che lui o il Maestro Cerimoniere ritengono sensato inserire all’interno della Storia. Il risultato finale determinerà se l’azione ha avuto successo o se insorgeranno delle complicazioni a discrezione del MC, il quale può attribuire anche ai giocatori degli Stati, ovvero degli attributi che descrivono delle condizioni positive o negative (come ferite o stati psicologici) che possono andare a influire sulle prossime azioni.


Vi sono diversi tipi di Mosse che come nei più classici PBTA coprono tutte le possibili azioni che possono avvenire nella narrazione e a queste si aggiungono alcune peculiari mosse esclusive di City of Mist che aiutano la narrazione ad assumere il taglio cinematografico di cui parlavamo prima: alcune di queste Mosse ci chiederanno di iniziare la sessione con un monologo interiore come nei classici film noir investigativi, o di descrivere in un rapido intermezzo con una sequenza di veloci scene come i nostri Prescelti si preparano prima di lanciarsi in una impresa spericolata.
Il sistema di gioco introduce oltre al sistema degli attributi anche diversi altri elementi, come i Punti Carica, i quali permettono, in linea con la narrazione, di creare attributi o infliggere stati sia ai giocatori che ai vari personaggi non giocanti, e gli Indizi, una “riserva” di domande che si possono accumulare durante il gioco per poterle spendere quando lo si ritiene opportuno per scoprire dettagli sulla trama e sul mondo circostante.

La furia dei Mythos in City of Mist

Guardati allo specchio

Una parte fondamentale di City of Mist è il conflitto di ogni personaggio è la battaglia tra la sua vita mondana e la sua parte mitica, che spinge a tutti i costi per raccontare nel mondo reale la sua storia e far rivivere in qualche modo la sua leggenda. All’interno del gioco questo conflitto e rappresentato dalla meccanica della scomparsa dei Temi: ignorando alcuni aspetti della propria vita mondana o scegliendo di non indagare la storia della leggenda che vive dentro di noi, gradualmente uno dei nostri Temi potrebbe letteralmente scomparire dalla nostra scheda e venire rimpiazzato con un Tema del tipo opposto: abbiamo così tante volte marinato il lavoro al Call Center per andare in giro per la città a cercare di risolvere casi che siamo stati licenziati, e questo ha portato a nuove svolte nella nostra vita, ma abbiamo sviluppato nuovi poteri collegati al nostro Mythos.

Questa dinamica rende il gioco molto fluido e coerente: la narrazione diventa centrale nella crescita del personaggio lo fa progredire in base a ciò che effettivamente decide di fare all’interno della storia e non in base a un punteggio da spendere in maniera asettica su alcune valori numerici.

Un Prescelto sul Caso
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Titoli di Coda… e del cuore

Nel 2018 avevo appena iniziato ad approfondire con voracità il mondo dei giochi di ruolo che non fossero i classici: ricordo ancora in che occasione acquistai il manuale e con quale stupore vidi che cosa aveva in serbo per me.
Cinque anni dopo, dopo una rilettura dai tratti nostalgici e dopo diverse sessioni alle spalle posso confermare quello che pensai in quella prima entusiasmante lettura: City of Mist è un gioco unico che prende il meglio da due sistemi che fanno della narrazione il loro punto forte e riesce a dare ai giocatori la possibilità di interpretare una nuova versione delle più grandi leggende mai esistite con estreme soddisfazioni e una buona dose di epicità. Il sistema di gioco è pieno di strumenti utili a stimolare l’immaginazione e di meccaniche di gioco che puntano a rendere le storie dinamiche e frenetiche. Calarsi in questa atmosfera che strizza l’occhiolino a capolavori come American Gods di Neil Gaiman risulta essere una esperienza galvanizzante e sicuramente indimenticabile.

To be continued…

Come accennato, questa è solo la prima parte della recensione dedicata al mondo di City of Mist, ci vediamo presto con la recensione de La Guida del Maestro Cerimoniere, dove esploreremo le profondità della Nebbia e dei segreti che muovono le azioni del Maestro Cerimoniere!

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Ceravolox

In casa sua c’è addirittura una stanza denominata La Biblioteca in cui vivono quasi un centinaio di manuali, in – decisamente- rapido aumento. Assieme al gioco di ruolo ha inevitabilmente sviluppato la passione per il gioco da tavolo, che ama quasi quanto il gioco di ruolo.

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