Z-cronache

It’s a Wonderful World: il Kickstarter si fece retail

Prima di sviluppare la passione per i giochi da tavolo e passare gran parte del mio tempo sul progetto Fustella Rotante avevo una passione che mi occupava più o meno lo stesso quantitativo temporale: Magic: the Gathering. Non sarà questa l’occasione in cui vi racconterò di quanto ero appassionato, di ciò che questo significava per me, di quante esperienze (positive e negative) ho raccolto in relazione ad esso, ma vorrei raccontarvi piuttosto di quanto ha segnato il mio background da giocatore.

Quello che ti porti sulle spalle

Ad esempio, tutt’ora adoro “draftare”. Concedetemi questo brutta parolaccia, una storpiatura derivata dall’inglese “to draft”, abbozzare. Il draft in MtG è una modalità che prevede una fase preliminare a quella reale di gioco: ogni giocatore al tavolo apre un nuovo pacchetto contente un mazzetto di carte e in pochi secondi decide quale selezionare tra di esse. Sceglie la più forte, la più utile o la più rara? Questo resta a sua discrezione. Poi passa le restanti al suo vicino, ricevendo a sua volta un nuovo mazzetto e iterando lo stesso processo. I mazzi diventeranno sempre più sottili, fino al termine degli stessi. Il tutto ripetuto per tre volte.

Ad ogni selezione, l’intento sarà quello di scegliere qualcosa di potenzialmente utile ad un mazzo che verrà costruito a termine del processo. Quindi ad ogni selezione di una carta (o “pick”, come lo chiamano i giocatori) si andrà a raffinare una “bozza” di mazzo, che diventerà tale solo a valle di questo flusso.

Nel mondo del gioco da tavolo questo concetto è stato allargato, distaccandosi dal vero significato della parola, ma avvicinandosi alla ritualità dell’andirivieni delle carte sul tavolo. Insomma, esistono giochi dove la fase di draft è essa stessa il gioco.

Nicola Mosca con la scatola di It's a Wonderful World

What a Wonderful World

Questo è esattamente il caso di It’s a Wonderful World, titolo lanciato attraverso una campagna Kickstarter di successo del 2019, importato quest’anno da Studio Supernova. Gioco per 1-5 giocatori, dalla durata abbastanza contenuta (direi 30-40 minuti contro i 30-60 riportati sulla confezione).

Il titolo di Frédéric Guérard (anche designer di GranBosco e Clash of Rage) si presenta con illustrazioni particolarmente evocative che potrebbero indurre il giocatore ad un primo impatto a pensare ad una ambientazione evocativa è vero.

In It’s a Wonderful World guiderai un Impero in espansione.

Questo è quanto ci è dato sapere, regolamento alla mano.

Dentro la scatola

All’interno della scatola troviamo materiali di qualità davvero eccellente. Al centro del tavolo si disporrà un tabellone componibile, che funge da reminder per la fase di produzione in partita (che vedremo più avanti). Sul tabellone verranno disposti i cubetti colorati di Terraforming Mars che rappresentano le 6 risorse e i segnalini Personaggio rossi e blu. Il cuore del gioco sono le 150 carte Sviluppo formato 65 x 100mm (belle grandi insomma, illustrate con cura e opulenza di dettagli), corredate da 5 carte Impero (la base di produzione di ogni giocatore).

It's a Wonderful World sul tavolo

Il flusso di gioco

Una partita a It’s a Wonderful World si svolge in 4 round, al termine dei quali chi ha raggiunto il maggior punteggio vince.

Il gioco è caratterizzato da 3 fasi:

  1. Draft: con il meccanismo classico definito in precedenza, si svolge questa con 7 carte a testa. Il draft verrà effettuato ogni round in senso alternato (orario o antiorario).
  2. Progettazione: le carte che avremo selezionato fondamentalmente hanno due utilizzi, ovvero:
    • essere scartate per attingere la risorsa data dal bonus riciclo (in basso a destra, nel cerchio)
    • destinarle ad una futura costruzione. Ogni carta ha sul lato sinistro una fila di icone risorsa che dovremo “riempire” adagiandoci i cubetti corrispondenti. Al totale soddisfacimento della richiesta, la carta verrà considerata costruita e potrà conferirci un bonus una tantum, un numero di punti vittoria e una produzione.
  3. Produzione: per ogni risorsa, in ordine, seguendo quello disegnato in plancia si producono cubi (grigio, nero, verde, giallo e infine blu). La quantità prodotta è determinata dalle carte costruite e dalla nostra carta Impero iniziale. Per ogni colore prodotto, il giocatore che ha la produzione maggiore (solo se assoluta) prende un segnalino personaggio in base a quello indicato nello spazio in plancia corrispondente all’attuale risorsa prodotta. Questi segnalini a fine partita valgono un punto vittoria e alcune carte danno altri punti vittoria extra in base a quanti ne possediamo. In questo momento avremo l’opportunità di impiegare i cubetti sulle carte destinate alla costruzione. I cubi che non potremo (o non vorremo) disporre sulle carte, saranno stoccati sull’Impero ed in qualsiasi momento potremo effettuare una conversione di 5 cubi sull’impero di qualsiasi colore con un cubo risorsa rosso, che varrà come Jolly oltre che come cubo rosso (sì, in alcuni casi viene richiesto esplicitamente questa tipologia di cubo).
Carta It's a Wonderful World: Vaccino Universale
Sì, non è ancora completo, purtroppo.
Ad

Molto particolare e caratteristica la possibilità di utilizzare quanto costruito in una interfase di produzione precedente, in una successiva. Quindi ne deriva che costruire una carta blu sarà meno efficiente di produrne una grigia, perché la prima sicuramente sarà attivata solo al prossimo round, ma in compenso la risorsa blu è molto più pregiata rispetto a quella grigia (e viceversa).

C’è una piccola regola aggiuntiva che dice che se una carta predestinata alla costruzione non ci fosse più utile, potremmo scartarla in qualsiasi momento e prenderne il bonus riciclo ma a due condizioni: perderemmo ogni eventuale risorsa impiegata sulla carta e il bonus sarebbe obbligatoriamente trasferito sul nostro Impero.

It's a Wonderful World board tabellone

Riassumendo, il sistema di punteggio considera:

  • i punti vittoria stampati su tutto ciò che è stato completato, calcolando anche quelli che moltiplicano certe tipologie di elementi in nostro possesso (i.e. 3 punti per ogni carta Verde)
  • i punti conferiti dai segnalini personaggio.

Tutto il resto è perso nella polvere.

L’inevitabile paragone

Quando si parla di questa tipologia di giochi, è inevitabile il paragone con quello che è considerato lo standard di riferimento: 7 Wonders di Antoine Bauza. In entrambi i giochi ci sono fondamentalmente due direzioni strategiche: costruire carte per creare un motore di produzione, oppure costruire carte per fare punti vittoria. La più grossa differenza tra i due titoli? In 7W le carte sono divise in ere (3 per la precisione) e man mano che avanzeremo di era ci saranno meno carte per costruire il nostro motore e più carte dell’altra tipologia. In It’s a Wonderful World le carte invece sono tutte mescolate.

Il che sinceramente non l’ho gradito: potrebbe capitare che in fase iniziale ci si senta di rinunciare a carte onerose e remunerative in termini di punti vittoria, per puntare ad avere una base di produzione il prima possibile, ma poi per una serie di motivi non accedervi più durante la partita (il fattore aleatorio è davvero incisivo e sappiate che questa scelta non sempre premia). La faccio breve: preferisco la gestione di 7W, a mazzi separati.

Its a Wonderful World vs 7 Wonders

Perché acquistare It’s a Wonderful World?

Viene spontaneo chiedersi perché dovrei valutare questo gioco piuttosto che altri titoli di questo genere o proprio l’acquisto del sopracitato 7 Wonders? Insomma, qual è la sua fetta di mercato? Sicuramente la risposta non è banale. La spiegazione che mi sono dato è correlata ad una grossa parte innovativa presente nel concept iniziale, ovvero la possibilità di giocare in modalità campagna. Una modalità interessantissima, definita semi-legacy, perché una volta giocata permette di aggiungere alle successive partite del gioco base delle carte “Eredità”, ovvero tracce della passata civilizzazione nelle partite successive e allo stesso tempo permettere di rigiocare la campagna.

Ad oggi, insomma, l’esperienza retail con il solo gioco base disponibile è un’esperienza parziale. Ancora per poco.

Notizia freschissima infatti, Studio Supernova ha annunciato l’arrivo in Italia della prima campagna “War or Peace” con data prevista per il 4 Dicembre 2020 e dell’espansione “Corrupt & Ascension” (che lo porta a 1-6 giocatori) per l’8 Gennaio 2021. Non abbiamo notizie sulla seconda campagna, “Leisure and Decadence”.

Spero quindi di valutare presto l’esperienza nella sua interezza e sciogliere ogni riserva sulle mie valutazioni.

War and Peace, Corrupt & Ascension - It's a Wonderful World

Altresì voglio sottolineare che It’s a Wonderful World è un buon gioco e se mi venisse proposta una partita difficilmente la rifiuterei. La durata contenuta e la meccanica di draft lo rendono ai miei occhi un titolo godibilissimo, con una buona profondità, anche se troppo breve per dare quel senso di soddisfazione dato dall’utilizzare quanto costruito.

Ripongo in War or Peace le mie speranze. Ci vorrebbe un salto di qualità.

 

Si ringrazia Studio Supernova per la copia di valutazione.

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